Hai acquistato un veicolo all’estero e vuoi circolare sul territorio nazionale italiano in modo completamente regolare? Dai uno sguardo a questo articolo per scoprire nel dettaglio come si esegue la pratica di immatricolazione dalla A alla Z presso i nostri uffici!
La prima cosa da tenere in considerazione è il tuo stato di residenza:
se sei un cittadino italiano è previsto l’obbligo della regolare registrazione del veicolo entro 60 giorni. Questa misura è stata decisa per scongiurare comportamenti elusivi di obblighi e oneri, come il pagamento del bollo, l’assicurazione e la revisione. Per automobilisti residenti all’estero il periodo di circolazione libera è invece di 12 mesi, calcolato dal primo ingresso.
La circolazione di veicoli stranieri in leasing, noleggio o comodato d’uso ad automobilisti italiani non necessita nessuna forma di immatricolazione e nazionalizzazione, poiché già regolamentata da altre norme.
Per iscrivere il proprio veicolo estero al PRA di riferimento e alla Motorizzazione Civile al fine di ricevere una regolare targa italiana assieme alla carta di circolazione è necessario presentare diversi documenti:
Il mancato rispetto delle norme vigenti viene severamente sanzionato dalla legge con una multa variabile, tra 771 e 2.848 €. Il veicolo viene inoltre ritirato con la sua carta di circolazione (se presente) e detenuto per un periodo non superiore a 180 giorni, dopo i quali entra in vigore la confisca amministrativa.